The Princess in Tour

È nei giorni come questo, in cui spesso piove e c’è vento (manca solo Heidi che bussa a sto convento), che mi capita più spesso di crogiolarmi nei ricordi dei bei tempi che furono.

Siedo alla scrivania, metto mano sulla tastiera, ma poi la testa parte immediatamente per conto suo, in un viaggio à rebours, e si ferma a rivivere momenti che avrei voluto fermare nel tempo o al contrario disfare e rifare completamente.

Stamattina, per esempio,  sono tornata ai miei 13 o 14 anni. In un’aula di scuola, durante una lezione di chissà cosa, seduta al mio banco facendo finta di stare attenta alle spiegazioni della Prof di italiano, nelle orecchie incessante la melodia di Hungry Like The Wolf. Non c’è modo di togliermelo dai timpani e dalla testa. Ci provo a riconnettermi con la realtà, ma senza successo.

È  stato lì che all’improvviso ho capito cosa avrei voluto fare da grande: la tour manager dei Duran Duran!

It’s a Barlafus’ world

And I say to myself… it’s a Barlafus’ woooooorrrrllllldddddd!

Già, è un mondo di Barlafus.

Gente che parla parla parla di cose di cui non sa niente niente niente. Ma ci mette becco lo stesso, perché se ne sente in diritto e in dovere.

Fanno quasi tenerezza, se non facessero girare le balle, venire la bile, scatenare l’orticaria.

Can you taste the summer

Can you, can you taste the summer?
I do, I find it in your mouth

Now if I have a weakness it’s for sweetness
And it’s… floating on your breath, the sweetest melody

(Can you taste the Summer – Duran Duran)

Che nome difficile, sembra ostrogoto!

Close up too many question marks background

 

L’altro giorno ho mostrato il primo post del blog ad un’amica. Le è piaciuto (pfiuu!), ma subito ha osservato che il nome scelto per questo piccolo progetto personale, a suo modo di vedere, è troppo difficile.

Difficile da ricordare, da pronunciare, da scrivere: sembra “ostrogoto”, secondo lei.  Non sarebbe stato meglio un bel “La principessa nascosta nell’attico”? Che bisogno c’era di scomodare l’inglese (perché in effetti è inglese, non ostrogoto!)? Già usiamo così tante parole inglesi ogni giorno, anche quando avremmo un vocabolario italiano di tutto rispetto.

Tutto vero, anzi verissimo. E sì, certo, sarebbe stato più semplice. Ma non sarebbe stata la stessa cosa; non per me, per lo meno.