Odio i tramonti, specialmente la domenica sera, specialmente d’estate.

Detesto i tramonti, una lenta agonia prima del buio della notte.

Non mi commuovono, mi intristiscono. Mi caricano di malinconia infinita, una sensazione primitiva, sottile e subdola che si insinua in ogni anfratto dell’anima, quell’inquietudine sorda ma vivissima dell’incertezza del domani.

Li salterei a piè pari, per ritrovarmi subito ad ammirare la luna argentata risplendere su un letto di inchiostro.

Detesto i tramonti, segnano la fine della giornata. Il tempo che scorre inesorabile, i giorni che passano, io che divento “grande”. 

Preferisco di gran lunga l’alba, anche se penso di averla vista ben poche volte e quelle poche volte spesso tornando a casa dopo una notte di danze scatenate. Una vita fa.

Amo l’alba, specie d’estate. Proprio io che per svegliarmi ci vogliono tre sveglie e neanche bastano, che la mattina sembro uno zombie in agonia, che mi sento finalmente al top delle energie solo verso le 5… di sera.

Amo l’alba, specie d’estate. La luce del nuovo giorno che indora velocemente l’orizzonte, l’aria leggera e pungente, il respiro lieve, la vita che riempie i polmoni.

Reach up for the sunrise
Put your hands into the big sky
You can touch the sunrise
Feel the new day enter your life

Duran Duran – (Reach Up For The) Sunrise