Ogni 4 settembre “mi tocca” compiere gli anni, per fortuna.

Anche quest’anno è fatta. Tra una manciata di minuti scoccherà la mezzanotte e sarà di nuovo il 4 settembre.

Sarebbe ora di fare qualche bilancio degli ultimi 12 mesi, ma non ne ho voglia.

Non festeggerò, perché mi sono ripromessa di farlo solo quando davanti allo zero comparirà il 5, eventualmente. D’altra parte, fatta eccezione per una parentesi più o meno prolungata di qualche anno fa, non ho mai avuto molta simpatia per i compleanni. Parlo dei miei, ovviamente. Quindi nessun festeggiamento in pompa magna. Volevo fare una torta da portare in ufficio ai colleghi, magari, ma ho scoperto di non avere più zucchero in casa e quindi desisterò.

Però mi faccio un augurio. Di essere serena. Non dico felice, perché la felicità è un attimo (da dividere con Stock 84 cit. ), ma serena sì.

Fosse facile, direte voi con ragione. Ma ci voglio provare, davvero ci voglio provare, a ballare sulle note della vita con leggerezza.

Auguri Princess!

 

I’ve seen you on the beach and I’ve seen you on TV
Two of a billion stars it means so much to me
Like a birthday or a pretty view
But then I’m sure that you know it’s just for you

Her name is Rio and she dances on the sand
Just like that river twisting through a dusty land
And when she shines she really shows you all she can
Oh Rio, Rio dance across the Rio Grande

 

(Duran Duran – Rio)