365 giorni fa esatti, ci salutavamo per sempre. O forse ci davamo l’arrivederci, chissà.
In questi 12 mesi passati veloci come il vento, tante cose sono successe, ma non c’è stato un giorno in cui a casa non si sia parlato di te, in cui il tuo nome non sia arrivato a illuminare le nostre giornate.
Ho tanti tantissimi ricordi degli 8 anni passati insieme e ogni volta che ci ripenso e ti penso, sorrido, molto spesso persino rido. Il tuo fare da “Sceriffo” e l’abbaiare imperterrito a tutti gli altri cagnolini e cagnoloni del quartiere; la tua insofferenza per i selfie insieme; i tuoi balletti di felicità; le tue corse sfrenate dietro alla pallina che fa “queck queck“; le tue doti innate da Arsenio Lupin, ma mai raffinate quanto quelle da Mario Merola.
E potrei andare avanti per giorni.
Quante risate ci hai regalato, quanta vita insieme abbiamo vissuto.

Le uniche immagini che non posso rievocare senza sentirmi profondamente triste, sono quelle in cui ti rivedo venirci incontro quando siamo venuti a salutarti 365 giorni fa oggi, prima di lasciarti andare.
All’improvviso, ti ho visto vulnerabile, indeciso, indifeso, bisognoso di una guida, con tutto il peso dei tuoi anni venuto a schiacciarti e il dolore di una malattia subdola e fulminante, che ti ha mangiato da dentro, senza che noi ce ne fossimo mai accorti.
Eppure, eravamo così attenti, così scrupolosi.
Eppure niente: io che ti avevo sempre visto come il mio maestoso Jordan, brontolone, nobile, discreto, forte, autorevole, austero, indipendente, senza preavviso, ti ho sentito così piccolo e fragile.

Il tuo sguardo non lo scorderò mai. Né la tua dignità incredibile, prima di addormentarti per sempre.

Quel 24 settembre 2024 il mondo non si è fermato, ma un pezzetto del mio cuore sì e te lo sei portato via.

Ogni volta che ci penso, al legame fortissimo che si è creato tra di noi fin dal primo istante, al cammino che abbiamo fatto insieme, è un turbinio di emozioni contrastanti.

Eppure so.
So che sei qui, in ogni angolo della nostra esistenza.
So che proteggi il tuo fratellino spirituale, Falcon.
So che gli hai detto di stare tranquillo, che qui con noi sarebbe stato bene. E lui ti ha ascoltato. Siete completamente diversi in tutto, ma ci sono tanti tratti che vi rendono simili, a cominciare dalla immensa fiducia con cui ci avete accolti nelle vostre vite, dal passato così diverso.
So che la sera quando passo a salutarti per la buona notte, sei contento.

So tante cose, Jordan, e so che dovrei sorridere sempre. E lo faccio.
Ma oggi, proprio oggi, il mio cuore fa un po’ più fatica.

E d’altra parte, oggi, proprio oggi, come potrebbe essere diversamente, Jordan?
Non è possibile.

Eri, sei e sempre sarai un piccolo grande immenso amore: ovunque tu stia abbaiando ora, sappi che continueremo a custodirti nelle nostre vite con immensa gratitudine per quello che è stato.
Per l’eternità.

Ciao.
I tuoi Fetenti.

 

And you
Will stay here
With me

(My Antarctica – Duran Duran)